Premessa
Il Mercato elettronico MePA di Consip è la piattaforma digitale dove le Pubbliche Amministrazioni possono fare acquisti in rete. Esso è il luogo virtuale dove si misurano la domanda delle PA e le offerte delle imprese.
Il MePA è, quindi, uno strumento digitale attraverso il quale le PA possono acquistare beni e servizi offerti da fornitori abilitati, per importi inferiori alla soglia comunitaria; gli operatori che svolgono servizi e forniture, se vogliono ottenere commesse pubbliche entro le soglie di rilevanza comunitaria, devono necessariamente iscriversi ad una delle piattaforme e lì offrire le proprie prestazioni.
Quando si parla di MePa si deve tener presente che l’articolo 1, comma 450 della legge n. 296/2006, che le pubbliche amministrazioni sono tenute a ricorrere, per gli acquisti di beni e servizi di importo pari o superiore a 5.000 euro e al di sotto della soglia di rilievo comunitario, al Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione ovvero ad altri mercati elettronici, oppure al sistema telematico messo a disposizione dalla centrale regionale di riferimento.
Gli operatori che svolgono servizi e forniture, dunque, se vogliono ottenere commesse pubbliche entro le soglie di rilevanza comunitaria, devono necessariamente iscriversi ad una delle piattaforme sopra indicate ed ivi offrire le proprie prestazioni.
Il MePa fornisce agli operatori economici la possibilità di interagire con le stazioni appaltanti pubbliche, secondo criteri di semplificazione e di tracciabilità, su una piattaforma digitale, alla quale è possibile accreditarsi attraverso un procedimento di abilitazione fondato su dati autocertificati dalla stessa impresa richiedente l’abilitazione.
Le modifiche al funzionamento del MePa apportate dal Nuovo Codice degli Appalti
Le procedure che si svolgono all’interno del mercato elettronico devono rispettare la disciplina generale dettata in materia di appalti.
Con comunicato del 3 luglio 2023 CINSIP ha reso noto che, dal 1° luglio, sono efficaci i nuovi bandi MePA (disponibili dal 5 giugno) e si rendono, quindi, necessarie le attività di adeguamento dei mercati telematici alle nuove disposizioni normative.
Ai sensi del d.lgs n. 36/2023, per continuare a vendere sul mercato elettronico è necessario integrare le dichiarazioni commerciali rilasciate in fase di abilitazione ai mercati telematici.
In particolare, tutti gli operatori economici abilitati che non hanno provveduto alla modifica delle dichiarazioni rese, per poter continuare ad operare in continuità, sono ora tenuti a farlo attraverso un’apposita funzionalità del sistema, senza dover procedere a una nuova abilitazione.
Gli operatori economici che non hanno ancora modificato le dichiarazioni rese (o che non si sono abilitati ai nuovi bandi, nel caso in cui non siano già abilitati) non potranno partecipare a negoziazioni e/o ricevere ordini diretti fino al completamento della modifica.
L’aggiornamento delle dichiarazioni commerciali per ogni categoria a cui l’operatore economico è abilitato devono riguardare:
Il nuovo Codice appalti 2023, prevede, inoltre:
Il sistema dinamico di acquisizione
Il Sistema Dinamico di Acquisizione della PA gestito da Consip (in sigla: SDAPA), al contrario del mercato elettronico, non è uno strumento obbligatorio, ma è utilizzabile in via facoltativa dalle pubbliche amministrazioni per gli acquisiti di uso corrente, come attualmente previsto all’art. 55 del d.lgs. 50/2016.
Nel nuovo Codice 2023, i sistemi dinamici di acquisizione saranno disciplinati, a partire dal 1° gennaio 2024, dall’ art. 32, che conferma la possibilità di applicare anche in questo ambito gli accordi quadro, come già disposto dall’art. 1, comma 586, della legge n. 160 del 2019.
Anche le dichiarazioni del sistema dinamico si devono, ovviamente, adeguare al nuovo Codice Appalti già dal 1° luglio 2023.
Consip, però, per lo SDAPA non ha stabilito un meccanismo di adeguamento in continuità, bensì ha previsto che:
Gli operatori economici devono quindi tener conto anche di queste scadenze e programmare le loro attività in considerazione delle stesse.
In conclusione le modifiche attengono essenzialmente all’inserimento preciso dei dati all’interno della piattaforma.
Pertanto le imprese dovranno tempestivamente provvedervi, ove non lo avessero già fatto, onde poter partecipare al MePa.
D’altro canto per le Pubbliche Amministrazioni, a prima vista, sembra che le modifiche siano di poco conto e vengano circoscritte al controllo del rispetto della nuova normativa in vigore dal 1 luglio 2023.