1. Introduzione
La disciplina dei costi della manodopera nelle gare pubbliche, regolata dal d.lgs. n. 36/2023, introduce principi volti a garantire la trasparenza, la tutela dei lavoratori e la sostenibilità economica delle offerte. Tra i punti cardine vi è l’obbligo per gli operatori economici di indicare separatamente i costi della manodopera, che non possono essere soggetti a ribasso diretto. Tuttavia, il legislatore, in coerenza con l’orientamento giurisprudenziale, ammette la possibilità di dichiarare costi inferiori rispetto a quelli stimati dalla stazione appaltante, purché ciò sia giustificato da una più efficiente organizzazione aziendale.
2. Normativa di riferimento
L’articolo 41, comma 5, del Codice dei Contratti Pubblici stabilisce:
Questo principio è rafforzato dall’articolo 110, che regola la verifica di congruità delle offerte. La stazione appaltante deve accertare che i costi dichiarati rispettino:
3. Il ribasso “indiretto” sui costi della manodopera
Sebbene i costi della manodopera non siano soggetti a ribasso diretto, è consentito dichiarare un costo inferiore rispetto a quello stimato dalla stazione appaltante. Questo ribasso indiretto è legittimo solo se:
4. La verifica di anomalia e i controlli della stazione appaltante
Quando il costo dichiarato è inferiore a quello stimato, la stazione appaltante è obbligata ad avviare una verifica di congruità dell’offerta, ai sensi dell’articolo 110 del d.lgs. n. 36/2023. Durante questa fase:
o Efficienza organizzativa (es. ottimizzazione dei turni di lavoro, automazione).
o Innovazioni tecnologiche o metodologiche.
2. La stazione appaltante verifica che:
o I costi siano congrui rispetto alla quantità di lavoro necessaria.
o Siano rispettati i minimi salariali previsti dai CCNL.
o Non vi siano compromissioni della qualità o della sicurezza.
Se i chiarimenti forniti non sono sufficienti, l’offerta può essere esclusa.
5. Giurisprudenza rilevante
La giurisprudenza conferma quanto sopra:
6. Conseguenze della mancata congruità
Se l’operatore economico non è in grado di giustificare adeguatamente i costi della manodopera:
7. Considerazioni operative per gli operatori economici
Gli operatori economici che intendono proporre un costo della manodopera inferiore a quello stimato devono:
8. Conclusioni
Il d.lgs. n. 36/2023 impone rigidi vincoli nella gestione dei costi della manodopera, bilanciando la tutela dei lavoratori con la necessità di promuovere l’efficienza economica. Sebbene sia vietato un ribasso diretto sui costi della manodopera, è consentito dichiarare costi inferiori a quelli stimati, purché ciò sia supportato da giustificazioni adeguate e verificabili. La giurisprudenza recente rafforza il ruolo cruciale delle stazioni appaltanti nel garantire la correttezza delle offerte e il rispetto delle normative, promuovendo una concorrenza leale e trasparente.
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