Introduzione
L'articolo 45 del Decreto Legislativo n. 36/2023 segna un importante passo avanti nella valorizzazione del personale tecnico delle amministrazioni pubbliche, introducendo incentivi per le funzioni svolte nell’ambito degli appalti pubblici. Questa disciplina mira a premiare le competenze interne e a ridurre il ricorso a consulenti esterni, con l’obiettivo di contenere i costi e ottimizzare le risorse. Ma chi sono i veri beneficiari di questi incentivi? Una domanda frequente riguarda se siano destinati esclusivamente al Responsabile Unico del Progetto (RUP). Vediamo di fare chiarezza.
Incentivi per il RUP e altre figure tecniche
Sebbene il RUP sia una figura centrale e indispensabile nella gestione e supervisione delle procedure di appalto, l’art. 45 del d.lgs. n. 36/2023 non limita il riconoscimento degli incentivi esclusivamente a questa posizione. Al contrario, la normativa estende la platea dei beneficiari a tutto il personale tecnico che contribuisce alle fasi di progettazione, gestione e controllo dell'appalto.
Oltre al RUP, possono beneficiare degli incentivi anche coloro che svolgono attività come:
Questa apertura è finalizzata a riconoscere il contributo di tutte le professionalità coinvolte, promuovendo un approccio collaborativo e premiando la qualità del lavoro svolto in ogni fase della procedura di appalto.
Cosa succede in caso di Centrali di committenza?
Un altro aspetto rilevante riguarda l'utilizzo delle centrali di committenza, come Consip. Anche in questi casi, l'incentivo non si perde, ma viene riconosciuto per le attività tecniche che rimangono di competenza del personale dell'ente appaltante. In sostanza, se la centrale si occupa della procedura di gara, ma la fase esecutiva resta all'ente, gli incentivi spettano a chi svolge effettivamente le funzioni tecniche durante questa fase.
Affidamenti diretti e incentivi: la posizione dell’ANAC
Con il parere n. 54 del 25 ottobre 2023, l'ANAC ha confermato che l'art. 45 del d.lgs. n. 36/2023 consente di riconoscere incentivi anche in caso di affidamenti diretti, una novità rispetto al passato. Tuttavia, vi sono precise condizioni da rispettare:
Come assicurarsi di ottenere l’incentivo
Per ottenere l'incentivo, l'amministrazione deve documentare in modo preciso le attività svolte dal personale tecnico. Inoltre, è fondamentale adottare una regolamentazione interna che disciplini la gestione del fondo incentivi, rispettando il limite massimo del 2% dell'importo a base di gara.
Conclusioni: un’opportunità per l’amministrazione pubblica
L'articolo 45 del d.lgs. n. 36/2023 rappresenta una straordinaria opportunità per le amministrazioni pubbliche di valorizzare il proprio personale tecnico, aumentare l'efficienza interna e ottenere significativi risparmi economici. Incentivare le competenze interne non solo favorisce una maggiore qualità nelle opere pubbliche, ma rafforza anche il senso di appartenenza e motivazione tra i dipendenti, contribuendo a migliorare il rendimento complessivo dell'ente.
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