Come noto, attraverso il capitolato, l’operatore economico che partecipa ad una gara d’appalto pubblico viene a conoscenza di tutte le specifiche tecniche, nonché delle regole del rapporto che si instaurerà con l’Amministrazione appaltante, riguardanti la realizzazione delle prestazioni da eseguire. Tale documento contiene infatti le modalità, i materiali e i costi di realizzazione delle opere o comunque i requisiti ritenuti necessari per la corretta esecuzione del lavoro. Tutti aspetti che vincolano sia i concorrenti, sia l’amministrazione appaltante e che diventano fondamentali in caso di contestazioni in sede di esecuzione od in caso di successiva scoperta di vizi dell’opera.
Data l’importanza che riveste la lex di gara, è fondamentale la sua idonea pubblicizzazione.
Gli obblighi di pubblicazione derivano dal combinato disposto dell’art. 37 del d. lgs. 14 aprile 2013, n. 33, per come modificato dal d. lgs. 25 maggio 2016, n. 97, e dall’art. 29 del d. lg. 18 aprile 2016, n. 50 (come ora modificato dal d. lg. 56/2017).
L’art. 37, comma 1, stabilisce, con riferimento agli obblighi di pubblicità in materia di appalti, che “Fermo restando quanto previsto dall’articolo 9-bis e fermi restando gli obblighi di pubblicità legale, le pubbliche amministrazioni e le stazioni appaltanti pubblicano: a) i dati previsti dall’articolo 1, comma 32, della legge 6 novembre 2012, n. 190; b) gli atti e le informazioni oggetto di pubblicazione ai sensi del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50”.
L’art. 29 del codice dei contratti pubblici ha ad oggetto la pubblicazione degli atti di gara sotto l’aspetto dell’incremento del livello di trasparenza nel settore.
L’obbligo di pubblicazione del capitolato d’oneri in una gara d’appalto è stato recentemente ribadito dal Tar Lazio, sede di Roma, con la sentenza n. 8730 del 3 luglio 2019.
L’omissione della pubblicazione del capitolato, da pubblicare e rendere disponibile congiuntamente agli altri atti di gara (in particolare bando e disciplinare di gara, come stabilito dalla lex specialis), ha come conseguenza l’illegittimità dell’intera procedura.
La sua assenza può viziare, infatti, l’intera gara d’appalto, in quanto rende difficile agli stessi concorrenti la comprensione dell’oggetto dell’attività richiesta.
Per fare in modo, dunque, che la gara possa considerarsi legittima e i suoi partecipanti possano facilmente e consapevolmente prendervi parte, è necessario che il capitolato venga pubblicato e allegato in modo chiaro e agevole al contratto d’appalto.