Nel settore della ristorazione scolastica e della distribuzione automatica, l’aggiornamento del Quaderno n. 2 del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) ha acceso l’attenzione degli operatori. Pubblicato per fornire chiarimenti operativi, il documento fornisce ulteriori elementi utili a comprendere come gestire l’affidamento delle concessioni all’interno delle scuole in base alle norme già in vigore, in particolare il d.lgs. n. 36/2023 (Codice degli Appalti).
Se da un lato il testo conferma le regole già previste, dall’altro rende più evidente il nuovo contesto normativo, delineando un quadro in cui la gestione degli affidamenti diventa più strutturata e meno discrezionale. Per gli operatori del vending, questo significa che sarà sempre più necessario adeguarsi a criteri stringenti e a procedure standardizzate per ottenere concessioni nelle scuole.
Perché il Quaderno n. 2 è Importante?
Il documento chiarisce in modo definitivo un punto chiave: le concessioni di bar e distributori automatici rientrano nelle regole generali del Codice degli Appalti e devono essere gestite secondo le procedure previste per le concessioni pubbliche. Non si tratta di una novità normativa, ma di una conferma che restringe ulteriormente lo spazio per affidamenti diretti o per pratiche gestite con ampia discrezionalità dalle singole scuole.
Uno degli aspetti su cui il Quaderno si sofferma è il sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti, introdotto dal d.lgs. n. 36/2023. Questo meccanismo prevede che soltano le scuole qualificate possano gestire autonomamente le concessioni per i distributori automatici e i bar scolastici se il valore dell’affidamento supera i 140.000 euro.
Per tutte le altre scuole non qualificate, l’unica soluzione è affidarsi a centrali di committenza o soggetti aggregatori, il che cambia sensibilmente la modalità di gestione delle gare e impone agli operatori del vending di interfacciarsi con un sistema più burocratizzato e meno diretto.
Quali Procedure Devono Seguire le Scuole?
Il Quaderno n. 2 ribadisce che le concessioni non possono essere assegnate in maniera discrezionale, ma devono seguire una procedura ad evidenza pubblica. In base al valore dell’affidamento e alla qualificazione della stazione appaltante, le scuole devono adottare una delle seguenti procedure:
La scelta del tipo di procedura dipende dalla natura e dal valore della concessione, ma in ogni caso deve garantire il rispetto dei principi di trasparenza, concorrenza e parità di trattamento.
Come Verranno Valutate le Offerte?
Un altro chiarimento importante riguarda i criteri di aggiudicazione. Il Quaderno n. 2 sottolinea che l’offerta economicamente più vantaggiosa è il criterio preferibile per l’assegnazione delle concessioni, in quanto permette di valutare non solo il prezzo, ma anche la qualità del servizio.
Le offerte verranno esaminate sulla base di diversi fattori, tra cui:
L’obiettivo è quello di garantire un servizio di alto livello, con un equilibrio tra valore economico e benefici qualitativi per le scuole e gli studenti.
Quali Implicazioni per gli Operatori del Vending?
Le precisazioni del Quaderno n. 2 confermano che il mercato delle concessioni scolastiche sta diventando sempre più regolamentato e competitivo. Per gli operatori del vending, questo significa:
Le scuole non potranno più assegnare concessioni in modo autonomo e diretto per importi superiori a 140.000 euro, rendendo necessario partecipare a gare pubbliche gestite da centrali di committenza qualificate.
L’interazione con le centrali di committenza richiede una preparazione più avanzata, sia dal punto di vista amministrativo, sia da quello strategico. Le imprese del vending dovranno monitorare con attenzione le piattaforme di acquisto regionali e nazionali per individuare nuove opportunità.
Il nuovo Codice degli Appalti incentiva la creazione di reti d’impresa e consorzi per partecipare alle gare in modo più competitivo. Per le piccole e medie imprese del vending, questa potrebbe essere una strategia chiave per contrastare i grandi gruppi.
Le scuole e le centrali di committenza potrebbero premiare gli operatori in grado di offrire soluzioni innovative, come:
L’adozione di queste tecnologie potrebbe fare la differenza nelle gare pubbliche, dando un vantaggio competitivo agli operatori più innovativi.
Conclusioni: Un Settore Sempre Più Strutturato
L’aggiornamento del Quaderno n. 2 non introduce nuove regole, ma chiarisce definitivamente come debbano essere gestite le concessioni scolastiche alla luce del Codice degli Appalti. Per gli operatori del vending, la sfida è chiara: non si potrà più contare su rapporti diretti con le scuole, ma sarà necessario strutturarsi per competere in un mercato più regolamentato.
Chi saprà adattarsi rapidamente, monitorare le nuove opportunità e investire in qualità e innovazione potrà consolidare la propria presenza nelle scuole. Chi invece rimarrà ancorato alle vecchie dinamiche rischia di trovarsi escluso da un settore che sta diventando sempre più competitivo.
Il cambiamento è già in atto. Gli operatori del vending sapranno affrontarlo con la giusta strategia?
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