Il contratto di somministrazione di bevande e di altri prodotti a mezzo di distributori automatici installati presso spazi pubblici è pacificamente ricondotto dalla giurisprudenza nello schema della concessione di servizi pubblici.
Una concessione pubblica è un contratto attraverso il quale un ente pubblico affida a un privato l’esecuzione di un servizio o la realizzazione e gestione di un’opera. In cambio, il concessionario ottiene il diritto di sfruttare economicamente l’opera o il servizio, spesso attraverso la riscossione di tariffe, canoni o corrispettivi dagli utenti finali.
Poiché l’operatore economico assume il rischio imprenditoriale derivante dall’organizzazione dell’attività, viene posta molta attenzione all’equilibrio economico-finanziario dell’operazione.
L’art. 179 d.lgs. n. 36/2023 (nuovo Codice Appalti) pone a carico dell’amministrazione l’obbligo di effettuare la stima dei ricavi ragionevolmente generati dalla gestione del servizio, sulla base di una valutazione prognostica effettuata secondo un metodo oggettivo che deve essere specificato nella documentazione di gara. Tra i dati utili alla stima rientra il fatturato del precedente gestore nell’esecuzione del servizio. Una stima elaborata correttamente è indispensabile per consentire ai concorrenti di presentare una offerta economica seria e consapevole.
La stima del valore di una concessione pubblica è dunque un passaggio cruciale nelle procedure di appalto e si rivela fondamentale per garantire trasparenza, equità e concorrenza. Il processo di valutazione deve essere condotto con rigore e oggettività, seguendo le linee guida e le normative vigenti.
Momento della Stima
Il valore della concessione deve essere stimato in due momenti specifici: al momento della pubblicazione del bando di concessione o, in assenza di questo, quando l’ente concedente avvia la procedura di aggiudicazione. È fondamentale che la stima sia il più accurata possibile; tuttavia, se al momento dell’aggiudicazione il valore effettivo risulta essere superiore del 20% o più rispetto a quello stimato, si considererà il valore al momento dell’aggiudicazione.
Metodologia di Calcolo
La stima del valore deve essere effettuata seguendo un metodo oggettivo, che deve essere chiaramente specificato nei documenti di gara. Gli enti concedenti devono tenere in considerazione vari elementi, tra cui (art. 179, comma 3):
Integrità e Trasparenza
È poi essenziale che la scelta del metodo di calcolo non sia motivata dall’intenzione di escludere la concessione dall’ambito di applicazione della normativa sugli appalti pubblici, frazionando intenzionalmente una concessione per eludere l’applicazione del codice degli appalti, a meno che ci siano ragioni oggettive che lo giustifichino.
Casi Particolari: Concessioni per Lotti
Se una concessione può essere suddivisa in lotti distinti, il valore complessivo stimato è quello dato dalla somma di tutti i lotti. Se il valore complessivo dei lotti è pari o superiore alle soglie comunitarie (Euro 5.382.000, per le concessioni) la procedura di aggiudicazione ed i principi previsti dal Codice Appalti si applicheranno all’aggiudicazione di ciascun lotto.
Valutazioni peculiari nel campo del Vending
La stima del valore di una concessione pubblica di vending è un processo complesso che richiede l’analisi di diversi fattori, sia da parte della Stazione Appaltante, sia da parte del gestore.
In primo luogo, la stima del valore di una concessione di vending è influenzata dall’ubicazione delle macchine. Come noto, infatti, le aree ad alto traffico tendono ad avere un valore maggiore rispetto ad aree meno frequentate. Inoltre, la presenza di concorrenti nelle vicinanze e la facilità di accesso ai distributori automatici sono elementi cruciali da valutare.
La durata della concessione è un altro aspetto importante. Una concessione di più lungo periodo offre maggiori possibilità di ammortizzare i costi e di aumentare i ricavi.
I ricavi sono inoltre direttamente influenzati dal tipo e dalla quantità di prodotti venduti. È importante analizzare il mix di prodotti e valutare la domanda di mercato.
E’ poi fondamentale analizzare i costi operativi, inclusi manutenzione, rifornimento, energia elettrica e eventuali tasse o diritti concessori, da sottrarre dai ricavi per calcolare il margine di profitto.
Infine, è importante esaminare e considerare attentamente le condizioni contrattuali della concessione, inclusi eventuali obblighi, restrizioni e diritti concessi. Questi dettagli possono influenzare sia il valore economico sia le potenziali opportunità e rischi associati alla concessione, al fine dell’equilibrio economico-finanziario.
Come previsto dal nuovo Codice dei contratti (art. 177), “L’equilibrio economico-finanziario sussiste quando i ricavi attesi sono in grado di coprire i costi operativi e i costi di investimento, di remunerare e rimborsare il capitale di debito e di remunerare il capitale di rischio”.
Conclusioni
La stima del valore di una concessione pubblica è un compito complesso che richiede precisione, attenzione ai dettagli e un approccio “oggettivo”. Gli enti concedenti devono assicurarsi di seguire scrupolosamente le normative vigenti e di adottare una metodologia di calcolo trasparente e giustificabile, al fine di garantire equità nel processo di appalto e di promuovere una concorrenza leale tra gli operatori economici interessati.
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