Il partenariato pubblico-privato (PPP) è un tipo di collaborazione tra il settore pubblico e quello privato al fine di fornire servizi pubblici o realizzare progetti di infrastrutture.
I PPP possono essere vantaggiosi perché possono portare a una maggiore efficienza nella realizzazione di progetti e servizi, nonché a un miglioramento delle infrastrutture pubbliche. Tuttavia, è importante pianificare e gestire attentamente il partenariato sin dal suo avvio, per garantire che l’interesse pubblico sia tutelato e che i progetti siano realizzati in modo trasparente e responsabile.
Le caratteristiche specifiche di un PPP possono essere definite in base alle esigenze e agli obiettivi del progetto.
Ecco alcuni degli elementi caratterizzanti il partenariato pubblico-privato:
La nuova disciplina del PPP (d.lgs. n. 36/23)
Il Codice dei contratti pubblici abrogato (art. 180, comma 8, d.lgs. n. 50/16) faceva rientrare nel contratto di partenariato pubblico-privato la finanza di progetto, la concessione di costruzione e gestione, la concessione di servizi, la locazione finanziaria di opere pubbliche, il contratto di disponibilità e qualunque altra procedura di realizzazione in partenariato di opere o servizi.
Il Nuovo Codice disciplina il PPP all’art. 174 chiarendo, al comma 1, che il PPP è un’operazione economica in cui ricorrono congiuntamente le seguenti caratteristiche:
Lo stesso articolo stabilisce che vi possono poi essere due diverse tipologie di PPP:
Programmazione, valutazione preliminare, controllo e monitoraggio (art. 175)
Le pubbliche amministrazioni sono tenute ad adottare un programma triennale che identifichi le esigenze pubbliche che possono essere soddisfatte tramite PPP. Questo assicura una pianificazione a lungo termine e l’indirizzo strategico per l'utilizzo dei PPP.
Prima di procedere con un PPP, è necessario condurre una valutazione approfondita per garantire che il progetto sia finanziariamente sostenibile, generi soluzioni innovative, e che il rischio operativo sia correttamente allocato. Questa valutazione è fondamentale per determinare se il PPP è la scelta migliore rispetto ad altre opzioni, come il contratto di appalto tradizionale.
Per i progetti di grande rilevanza economica, sia di interesse statale, sia finanziati con contributi statali, è richiesta una valutazione aggiuntiva da parte di organi competenti, come il CIPESS o il DIPE, a seconda dell'importo del progetto.
Anche le regioni e gli enti locali hanno la possibilità di richiedere un parere al DIPE per progetti complessi, garantendo ulteriore supporto e valutazione.
Il RUP ha il compito di coordinare e controllare l’esecuzione del contratto, verificando il rispetto dei livelli di qualità e quantità delle prestazioni, e assicurando che il rischio operativo rimanga a carico del partner privato.
L’ente concedente deve monitorare l’attività del partner privato, verificando in particolare che il rischio operativo rimanga a suo carico. Il partner privato è tenuto a fornire tutte le informazioni necessarie a questo scopo.
Il monitoraggio dei contratti di PPP è affidato a specifici dipartimenti della Presidenza del Consiglio dei ministri e del Ministero dell’Economia e delle Finanze, garantendo una supervisione centralizzata e coerente.
Le migliori prassi in materia di PPP sono pubblicate e aggiornate periodicamente su un portale dedicato, facilitando la condivisione delle conoscenze e la promozione di pratiche efficaci.
Infine, sono stabiliti chiari criteri contabili per i PPP, in conformità con le decisioni di Eurostat, assicurando la coerenza con le normative europee.
In sintesi, il processo previsto dal Codice stabilisce un quadro solido per la gestione dei PPP, promuovendo la trasparenza, l’efficienza e la responsabilità, e garantendo che il partenariato sia utilizzato in modo efficace per soddisfare le esigenze pubbliche.
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